lunedì 4 giugno 2012

WANI - Registrazione I


* Questo nastro è stato ritrovato da una delle tante squadre armate di Sciacalli direttesi verso la Fortezza nel tentativo di spezzarne l’assedio . Si trovava all’interno di una cabina per la manutenzione della rete elettrica . Una lunga striscia di sangue portava alla cabina e davanti alla porta c’erano i resti di uno dei tanti predoni che si avventurano dentro alla città *
Sono un coglione . Sono un dannato coglione . Bella mossa quella di infognarmi in una cabina della luce  . Ma sto bene . Solo … solo un pochetto di male al braccio . Le merci sono ormai perdute , ma almeno posso sperare di ritornare a Termini sano e salvo .  Allora , allora , vediamo … inizio ad avere sonno … sono sicuro che è colpa delle pillole . Non ci sto capendo più un cazzo … eravamo in cinque . Io , quell’impiccione di Tancredi e quei tre tizi che avevo reclutato al forte . Bel posto quello , ma ad un certo punto si sono tutti agitati . Dicevano stesse arrivando un enorme “mucchio” , qualunque cosa voglia dire . L’ho capito troppo tardi . E lo hanno capito anche le guardie , non so se capidci cosa intendo . Siamo partiti subito e ci siamo diretti verso l’accampamento più vicino delle Aquile . Tancredi continuava a fare domande . “Questo lavoro è pericoloso ? Quante monete perdi a viaggio ? Quante ne guadagni ? Hai mai seccato qualcuno ?” PORCAPUTTANA ! Era il re dei rompipalle quel monacello da quattro soldi . Il Gran Consiglio di Termini me lo aveva affibbiato perché era il figlio di uno dei Gufi più importanti della città . Era un dannato rompipalle di ventidue anni , saccente e antipatico . Quasi quasi mi fa piacere che se lo siano pappato . Anche mentre veniva trascinato a terra continuava a starnazzare come un’oca isterica . Stavamo scappando dall’orda quando questo deficiente riesce a farsi prendere . Gli montano addosso e lo trascinano a terra . Io cerco di fare qualche passo ma vengo trascinato a terra anche io . Quell’idiota si era aggrappato al fucile che pendeva dalla mia schiena e aveva cercato di farsi aiutare . Ora aveva due tizi che gli stavano mangiando le gambe e a giudicare dalle urla stava soffrendo un casino . Ma rimaneva sempre e comunque aggrappato alla fondina dell’arma , senza mostrare il minimo segno di volersene staccare . Idiota fino alla fine . Mi teneva inchiodato a terra e , se avrebbe continuato così , sarebbero venuti a fare visita anche a me . Slacciai la fibbia che teneva insieme le due stremità dello spallaccio e la custodia mi si sfilò dalla schiena . Mi alzai e iniziai a correre . Dopo una decina di metri mi voltai per controllare la situazione . Erano un centinaio e avevano appena lasciato perdere la carcassa del coglioncello . Il piano era correre fino a trovare un posto dove nascondersi e lasciare passare il grosso del gruppo . In un certo senso l’ho seguito alla lettera . Quando staccai l’occhio dalla mandria alle mie spalle andai a sbattere contro uno di quei bastardi . Per la seconda volta in dieci minuti finii a terra . Avevo addosso quel figlio di puttana che sbavava e cercava in tutti i modi di mordermi . Più tempo restavo a terra , più i suoi amichetti si avvicinavano al gran buffet . Pranzo del giorno : il sottoscritto . L’infetto continuava a starmi addosso . Non avevo un cazzo per dif .. IL COLTELLO ! Allungai la mano verso la gamba destra sperando di non averlo perso durante la fuga e sollevai il risvolto dei pantaloni . Fare il mercante itinerante era un mestiere duro e a volte una lama poteva accorciare le trattative . Per fortuna c’era . Afferrai il coltello e misi una mano sotto il mento della creatura . Gli alzai la testa delicatamente e mirai con tutta la concentrazione che riuscivo a raggranellare in quel momento . SBAM ! Il metallo penetrò senza sforzo nella tempia , facendo accasciare quel dannato mostro . Me lo scrollai di dosso , mi rialzai in piedi e ripresi a correre . C’era una fig ooooff
* si sente un corpo accasciarsi . La registrazione prosegue nel silenzio per circa venti minuti . Ad un certo punto si può sentire un gemito e poi l’uomo riprende a parlare *
Credo di essere svenuto . Colpa degli antidolorifici spero . La ferita non sembra infetta , ma stò sanguinando molto pesantemente . E il sangue attira quelle merde . Vediamo … dove ero rimasto ? Sono ancora un pochetto scombussolato e rincoglionito dalle pillole e doversi concentrare per parlare ad un registratore non aiuta di certo . Hmmmmm … ah si . Stavo correndo lungo la strada quando ho notato un tizio in lontananza in piedi su qualcosa . Sembrava un muro , ma quando mi avvicinai di più notai che si trattava di un’autobotte ribaltata . Vedendomi correre come se avessi il diavolo alle calcagna il tizio imbracciò il fucile e iniziò a spararmi contro . Credo di avergli urlato contro di tutto . Parolacce , bestemmie , suppliche , avvertimenti . Mentre i proiettili mi fischiavano attorno non potei fare altro che slalomare e scartare verso una delle stradine laterali . Nel mio voltarmi per cambiare direzione ho sentito un forte dolore a al braccio destro . Credo mi abbia preso di striscio .  Spero se lo stiano ancora mangiando . Poteva rimanere appollaiato sul suo trespolo , ma alla fine sarebbe stato costretto a scappare dalle teste marce . La cabina dell’elettricità si trova dentro una di queste stradine . Sento silenzio . Ogni tanto c’è qualche passo strascicato . Per il momento tutto è calmo . Mi sento stanco e non ho un orologio , quindi posso solo immaginare lo scorrere del tempo . Con me ho solo il contenuto del mio zaino . Non ho nulla da dire al momento , quindi elenco cosa ho qua dentro . Una scatola di munizioni per il fucile da caccia , mezza scatola di antidolorifici , una bottiglia di acqua vuota , un kit di pronto soccorso che ho usato poco fa sulla ferita al braccio , questo registratore e un bel po’ di monete . Purtroppo non posso mangiare il metallo anche se ho una gran fame . Tutto quello che posso fare è stare sdraiato al buio .
* silenzio per circa un’ora . Numerosi rumori di fondo . Ad un certo punto si sentono degli spari *
Ho sentito sparare . Poco fa c’è stata una serie di spari . * rumore di passi molto affrettati *C’è qualcuno che stà correndo nel vicolo . * qualcosa sbatte sulla porta di metallo della cabina * O CRISTO ! * suoni indistinti mischiati con i tipici versi degli infetti diurni . La registrazione prosegue per circa tre quarti d’ora *
Ho appena finito tutti gli antidolorifici . Il dolore al braccio è diventato insopportabile e c’è uno strano odore all’interno della cabina . Credo la ferita si sia infettata . Sono ancora lucido , almeno per poco . Stò affidando ciò che resta di me ad un registratore . Posso vedere la luce che filtra da sotto la porta di metallo , è arancione . Siamo quasi al tramonto  . Se non morirò per la ferita , verrò ucciso dagli infetti notturni . Questa è la mia ultima registrazione . Sono Silvio Belli , uno dei tanti mercanti di Termini . Ho trascorso la mia vita in competizione e morirò tra le lamiere polverose di una cabina di manutenzione . Inizio a sentirmi strano . Debole . Sono molto stanco . Magari potrei chiudere un attimo gli occhi , solo per ….
* la registrazione prosegue nel silenzio fino alla fine del nastro . Rumori di sottofondo tra cui i gemiti degli infetti notturni e il loro correre scomposto . Gli Sciacalli che hanno rinvenuto il nastro affermano che gli infetti non sono mai entrati nella cabina . Il corpo mummificato del mercante è stato sepolto . Il nastro è finito nell’Opera dei Gufi *

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